Carne vigliacca

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Carne vigliacca,
carceriera del mio essere,
mi sento libero a metà.
Mi dibatto, corro, ballo,
cerco a fatica di realizzare i miei sogni.
Ma ancora non raggiungo la libertà.
Vengo a compromessi con te,
ti curo le piaghe,
e tu,
non magnanima, ma vigliacca
opprimi le mie ossa
Mi duole!
L’anima vuol volare!
Pazienza attendo,
ma ti prego di lasciarmi presto,
felice quando il mio essere
più leggero di una piuma
si unirà col vento
ed il pensiero diventa facile.
Significherà che non avrò più
il tuo peso da sopportare.

di Ananda