Eroi?…

Gli eroi cosidetti chissà cosa pensavano quando hanno compiuto quelle gesta che li hanno consacrati alla fama e all’eternità di pochi o molti.

Forse molte volte è solo una causalità o un attimo di ribellione alla sorte, un guizzo che ti scatta in un momento particolare che poi ti consacra alla gloria eterna o di un breve momento.

Altre volte può trattarsi di trovarsi nel posto giusto al momento giusto o solo affare di culo, chi lo sa?

Fatto sta che c’è gente famosa per un solo gesto, o perché tramandato in maniera errata o correttamente o frainteso; un gesto che ti porta al riconoscimento dei tuoi coetanei o dei posteri.

Io sinceramente non ci ho mai fatto caso e neanche ci ho mai pensato, travalicando la materia il mio interesse personale; forse ho invidiato quelli che sapevano relazionarsi con i propri simili ed affrontare le avversità della vita, restando in trincea come bravi soldati o brave soldatesse.

Non ho mai sprecato il mio tempo a riconoscere le qualità degli altri, forse perché non ho mai considerato le mie.

E poi è riduttivo parlare di eroi senza ricordarsi delle eroine che forse hanno sempre giocato di rimessa all’ombra degli uomini che venivano consegnati alla storia o al pubblico ludibrio.

Ecco, se dovessi menzionare onestamente degli eroi forse sarebbero sicuramente gli umili che per gran parte della storia sono sempre state le donne ed i bambini che si sono sempre dovuti sorbire i soprusi del genere maschile, più becero e scontato.

Forse perché il genere femminile io l’ho scoperto da poco, a scoppio ritardato, compresa per prima mia madre, individuata da me come debole perché diceva sempre sì a mio babbo per non farlo arrabbiare mentre io stavo ferma per le punizioni per non aver ubbidito: allora per me alla fine quello era coraggio, ma alla fine chi ci ha rimesso sono solo io.

Mi scuso per la caduta nel personale ma l’egocentrismo è sproporzionato e straborda in questo periodo.

di Luciana