di Luci
La creatività è la capacità di trascendere l’ordinario, è la capacità particolare del pensiero di pensare fuori degli schemi per trovare soluzioni originali ai problemi.
Spesso pensiamo alla creatività come se fosse limitata alla sfera artistica, ma è un elemento necessario in tutti gli ambiti della vita.
Senza la creatività non avremmo le teorie matematiche che ci hanno fatto conoscere i frattali, e andare sulla Luna sarebbe stata pura fantascienza.
E’ la creatività che ha permesso che da un fulmine si arrivasse a concepire l’elettricità e che poi si potesse passare a inviare messaggi attraverso fili.
L’intuizione che la creatività sia uno stile di pensiero che deriva da un altrettanto specifico atteggiamento mentale e comportamentale nasce agli inzi del ‘900 ed i primi studi importanti sul fenomeno risalgono agli anni ‘20 del secolo scorso.
Il dizionario ci conferma che la creatività è una capacità, non solo una dote innata ma qualcosa che va coltivata, sviluppata e fatta crescere, sfruttando tutte le opportunità offerte da un ambiente adeguato.
Dna e ambiente interagiscono sempre coprendo o accentuando le reciproche influenze in senso negativo o positivo.
Creare appare come l’unica parentesi al dolore, diventa una sorta di supplenza ad una carenza molto profonda.
Anche quando vi è in gioco una tendenza melanconica il sollievo apportato dall’atto creativo è indubbio.
Senza l’esperienza del limite e della sofferenza non avremmo neppure arte, creazione, espressione del pensiero e vita.
