Scegli di vivere

di Arnaldo

Tutto quello che rimane da fare è “fare una scelta”. Quotidianamente facciamo delle scelte, talvolta automatiche e senza riflettere, mentre altre volte, prima di fare qualsiasi cosa, riflettiamo, chiediamo consigli o ci interessiamo a quello che dobbiamo scegliere. Alcune persone si limitano ad evitare qualsiasi scelta per evitare le responsabilità che derivano dalle loro scelte. Molto spesso, incontriamo persone che potrebbero insegnarci qualcosa, ma che per un motivo o per l’altro, non dedichiamo loro alcuna attenzione.

Klaus è il tipo di persona che sembra provare un sottile piacere quando viene odiato. Perché? Perché è sempre di buon umore ed ha sempre qualcosa di positivo da dire.
Quando qualcuno gli chiede come va, lui risponde ” se andasse meglio di così, sarei due persone!”.
Indiscutibilmente é un ottimista. S
e un collega ha un giorno “no”, Klaus riesce sempre a fargli vedere il lato positivo della situazione, seppure non sia sempre facile.
Incontrandolo casualmente, un giorno gli chiesi “Io non capisco, non è possibile essere ottimisti ogni giorno, come fai?”
Klaus mi rispose sorridendo ” Ogni giorno mi sveglio e mi dico:-“ Oggi avrò due possibilità. Posso 
scegliere di essere di buon umore o posso scegliere di essere di cattivo umore.” E scelgo di essere di buon umore.

Quando qualcosa di brutto mi succede io posso scegliere di essere una vittima o di imparare da ciò. Ed io scelgo di imparare.
Ogni volta che qualcuno viene da me a lamentarsi per qualcosa, io posso scegliere di accettare le lamentele, o posso scegliere di aiutarlo a vedere il lato positivo della vita.
Ed io scelgo il lato positivo della vita.”
“Ma non è sempre così facile” gli dissi quasi infastidito.
“Si, lo è ” – disse Klaus,:- “La vita è tutta una questione di scelte”.
“Quando tagli via tutto ciò che non conta, rimane solo l’importante ed è tutta una questione di scelte”.
Continuò “Sta a te scegliere come reagire alle situazioni, sta a te decidere come lasciare che gli altri influenzino il tuo umore. Sei proprio
tu che scegli se essere di buon umore o di cattivo umore. Alla fine sei tu a decidere come vivere la tua vita”.

Dopo quella conversazione ci perdemmo di vista perché io cambiai lavoro, ma spesso mi ritrovai a pensare alle sue parole, quando dovevo fare una scelta nella mia vita, invece di reagire agli eventi.
Ho saputo che Laus aveva avuto un brutto incidente sul lavoro, era caduto da diversi metri di altezza, e dopo molte ore di sala operatoria fu rilasciato dall’ospedale con una piastra d’acciaio nella schiena.
Sono andato a trovarlo e gli ho chiesto come si sentisse: “se stessi meglio sarei due persone” mi rispose, “vuoi vedere le mie cicatrici?”.

“Ma come fai?” – gli chiesi pacatamente, “ad essere cosi positivo dopo quello che ti è successo?”
“Mentre stavo cadendo, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la mia bimba. Poi mentre giacevo per terra, mi sono detto che potevo 
scegliere di vivere o di morire. Ed ho scelto di vivere”. Sorrisi e lo guardai meravigliato: nulla poteva cambiare i suoi pensieri, e per questo andava santificato.
“Ma non hai mai avuto paura?” – chiesi sottovoce.
“Si, quando mi hanno portato in ospedale ed ho visto l’espressione sul viso dei medici e dei dottori, ho avuto paura, perché era come se guardassero ad un uomo morto.
Poi un’infermiera mi ha chiesto se avessi allergie, ed io risposi SI.
Tutti mi guardarono, ed io urlai: sono allergico alla gravità!
Tutti scoppiarono a ridere, ed io dissi: ed ora operatemi da uomo vivo, non come se fossi già morto”.

Klaus mi ha insegnato che ogni giorno abbiamo la possibilità di scegliere di vivere la vita pienamente.
Quindi è inutile preoccuparsi sempre per il domani, perché ogni giorno ha i suoi problemi su cui scegliere di vivere, e domani penseremo ai problemi di domani.
“Dopo tutto, oggi è il domani di cui ti preoccupavi ieri.” –  questa frase , non la dimenticherò mai, perché mi ha aiutato ad affrontare qualsiasi problemi, col sorriso sulle labbra.

Aiutate anche chi vi sta intorno: sorridete di più, non pensate solo a voi stessi ma anche agli altri e non ridicolizzate chi vi odia, perché non ha ancora capito.