Qualcosa si deve fare

di Amne

 

Qualcosa si deve fare,

da qualche parte si deve andare,

e, dopo il risveglio,

anche scegliere…

di allungare le mani,

nutrire il viso stanco

del vicino indaffarato,

i piedi nervosi di uno sconosciuto

sul tram al tuo fianco.

Sorridere per primi

ai bottoni dell’impiegato sgualcito,

come le sue scartoffie

destinate a politici forse corrotti.

Si può provare

a non aspettarsi troppo,

a donare

ma senza sacrificarsi inutilmente,

per cui ogni tanto

come i serpenti

si potrebbe non mordere,

ma sibilare;

e avere più o meno

la saggezza di una donna anziana,

una mamma che ha perso la forza

ma non il lume della ragione.

Quel distacco

di chi ha perduto l’innocenza,

ma non il calore del cuore.