Al cielo

di Amne

Nella tua immensità
chissà quante lacrime
hai visto già
quanti sguardi disperati
a te rivolgersi
pieni di miliardi di domande
speranze, aspettative
a cui i tuoi silenzi
hanno detto

e col tuo limpido specchio
senza parole
hai riflesso la caducità
del verbo, dell’ alterità
la semplicità della pioggia
che era nuvola
della notte
dopo il giorno
del sole, degli uragani
di ciò che è giusto, perchè

… semplicemente, è …

grazie di aver coperto
con il tuo manto di stelle
ogni notte, questa piccola me
di aver portato luce
a chi mi ha sfamato
grazie al tuo chiarore
diurno come il sole
grazie, per avermi lasciata sola
senza consigli
perchè ho così scoperto
la fiducia in me
e quanto sia potente e grande
il fruscio al vento

del movimento, di una sola foglia

di Amne