Esercitazioni di scrittura collettiva: I ricordi, Il Tafano in
cielo

di Laboratorio Prima Pagina

I ricordi
Non c’è cosa o situazione a cui l’uomo non riesca ad abituarsi: le Guerre, i Terremoti, la mancanza di luce o d’amore. Per questo la mia romantica cecità mi ha portato ad amare i Pink Floyd.
Come loro ho amato i francobolli, gli squarci a Londra, i Punk e la minigonna. Quante notti tra gli homeless a Londra!!! Sulla lancetta del Big Ben, tra le castagne e il freddo.
Ogni persona lascia un segno, è una storia da raccontare e una testimonianza preziosa, così lo sono i ricordi.


Il Tafano in cielo
All’inizio di questo secolo l’ingiustizia nei confronti dei cittadini più poveri arrecò un problema economico nei loro confronti. Essendo molto poveri, grazie al lavoro di gruppo riuscirono a costruire piccole infrastrutture grazie alle quali ad auto sostenersi.
Ma poi purtroppo, l’anno dopo, la carestia colpì tutti. Gli animali morirono, la Terra si spaccò e disse no al grano, alla vita, all’acqua e al volersi bene. Il cimitero si riempì di cocci tra cui quello di nonna Ofelia e Ninna la nipotina.
Si sentiva un forte bisogno di serenità; tutti, dal ricco al povero, dalla nonna alla nipotina, collaborarono per ricostruire ciò che era perduto.
Nino, soprannominato il “Tafano”, lavorava ogni notte alla costruzione di un edificio di cui però non voleva far parola. L’edificio era alto, altissimo, e quando saliva in cima sembrava perdersi in cielo. Finchè una notte successe: Nino il Tafano sparì nel nulla, in cielo.