Ti porto nel mio buio
di mese in messe nere,
di parole si muore
tra chi cerca e chi trova
il collaudo – la prova
è nel farsi cercare
senza farsi trovare
se non nel tuo esito,
in quello che non è
per dire quel che è
in questo non esisto,
ciò che è stato perso
è anche stato preso
in comune, la morte
delle parole – il graffio.
Unica nostra sorte,
del fiammifero, il soffio
all’ora che rimane
ancora da finire.
Marco Luppi
da “Proiezioni”, Eretica Edizioni, 2018