Un giorno all’incontrario

di Alex

 

Gli Dei decisero di fare uno scherzo agli umani: un giorno all’incontrario.

04.00 del mattino, banchina del porto canale. I pescatori sono intenti a manovrare per uscire dal porto, il mare è calmo e tira una leggera brezza. I timonieri tengono la rotta verso est, il mare inizia ad incresparsi pian piano, i pesci si avvicinano alle barche e saltano a bordo dei pescherecci. I marinai stupiti e perplessi li ributtano in mare, ma i pesci risaltano a bordo finche un marinaio prende il suo pranzo: due bei panini e una mela. Getta tutto ai pesci che mangiano, poi anche gli altri marinai prendono il loro pranzo e lo distribuiscono ai pesci. Pesci contenti, marinai ancora di più, si salutano e ognuno torna al suo posto.

08.00: gli alunni entrano a scuola ma qualcosa quel giorno cambia, interrogano loro le maestre sui giochi, sull’educazione, sul clima, sulla cultura generale. Per rispetto della privacy non rilasciano dichiarazioni in merito a promossi o bocciati.

Ore 15.00: il Ministro delle Tasse e il Ministro della Guerra decidono che devono fare qualcosa. Di certo non sono molto intelligenti e gli Dei lo sanno, così gli vanno in aiuto. Dopo consultazioni, votazioni e qualche peto, vengono caricate su grossi aeri da trasporto banconote di piccolo medio e grosso taglio, poi scaricate sul Paese.

Ore 21.00: le prostitute si preparano per andare sui marciapiedi delle città, poi si ricordano che oggi è il giorno all’incontrario e si voltano a guadare i papponi. I papponi cercano di uscire di scena ma non trovano la porta, balbettano tutti la stessa frase: “Noi siamo uomini”. Le donne gli porgono le parrucche, i rossetti, le calze a rete e la borsetta, poi intimano con tono deciso: “Portate almeno 1.000 euro entro domani, altrimenti non mangiate e son botte”. I papponi escono con la coda fra le gambe.

L’unico a sentirsi derubato è il tempo che riflette sul come rifarsi. E decide di sporgere denuncia al Dio della Giustizia Dike: ormai e finita la giornata e deve prepararsi per il giorno successivo.