Splendido, splendente

Sara non si sveglia mai di buonumore.

Suono vigliacco e comandante di un nuovo inizio di giornata,

si trova nel limbo vacillante del dormire, del dolce far niente.

Con la voce roca ordina un caffè alla pronta cameriera, che con un dolce sorriso stampato sulla labbra le propina soluzioni facili per la giornata.

Si rifugia clandestinamente in bagno dove di nascosto fuma una sigaretta, giusto per evitare di dover pensare all’oggi, a ciò che deve fare.

Riecheggia nella sua testa lo spazio neutrale del silenzio, ma imperante il tempo svolge il proprio lavoro, e con metodo infallibile scocca il rituale del vestire il suo corpo infreddolito.

Riordina la borsa a tracolla, controlla più volte che ci sia tutto e finalmente è pronta.

Esce di casa sbattendo la porta, e quindi tutto abbia inizio!

 

di Claudia

Venezia che spera, di Andrea Appiani