Sognando i sogni

02

Per me le aspettative e i sogni sono finiti presto, a causa di una crisi familiare che si è protratta negli anni. Fin da piccolo sono stato proiettato in una realtà che non mi piaceva, in cui non c’era posto per i sogni e le aspettative.
A 14 anni sono andato a lavorare in fabbrica: non c’erano scelte, o almeno così disse mio padre. E sono stato catapultato nel mondo degli adulti. Non è stato facile rimanerci dentro, ad una realtà così dura, tanto che ancora oggi mi provoca rabbia. Non sapevo bene cos’altro avrei voluto dalla vita, ma mi sentivo messo all’angolo, senza vie d’uscita.
Questo ha provocato in me un senso di vuoto, di sfiducia nei confronti della vita.
“ Come, è tutta qua? “, mi domandavo.
Io a tutt’oggi non so cosa devo aspettarmi, da me stesso e dagli altri. Di sogni non ne ho, per me sono solo fantasie per fuggire da una realtà che non mi piace.
Realtà che spesso non lascia scampo. Oggi ho solo una aspettativa: trovarmi un lavoro stabile e duraturo, altro non ho.
Non so se andare a lavorare a 14 anni mi ha reso adulto o un uomo: di sicuro mi ha segnato tutta la vita, una vita che io ho visto fatta di realtà, non di sogni tipo trovarmi in mezzo a un prato pieno di margherite a ciondolarmi felice.
Anche le aspettative nei confronti della mia famiglia sono state deludenti. Mi aspettavo altro, non litigi e discussioni. Non dico che mi rendesse felice, ma che perlomeno mi offrisse delle aspettative migliori.

Marco