Quando si soffre di mal di vivere: Vademecum essenziale di raccomandazioni

Una proposta di Prima Pagina, per individui e gruppi
Cominciamo dalle principali problematiche da affrontare, che saranno, secondo noi:
bassa autostima,
tono dell’umore tendenzialmente basso,
tendenza ad isolamento sociale,
paure – intese come difficoltà a mettere in atto comportamenti positivi.
A questo scopo riteniamo utili, per esperienza diretta, queste raccomandazioni:
1.Evitare il più possibile di colpevolizzarsi e di piangersi addosso, specie nelle conversazioni e nei rapporti sociali in genere. Questi atteggiamenti risultano sgradevoli agli altri e producono isolamento, risultano controproducenti e disfunzionali rispetto all’obiettivo di migliorare ed aumentare i propri rapporti sociali.
2.Evitare il letto e la camera da letto al di fuori degli orari del riposo notturno, indicativamente 23.00 – 07.00. Occorre cercare il più possibile di dormire di notte, non di giorno. Concedersi eventualmente una breve pennichella sul divano, massimo 1 ora, dopo pranzo, per chi lavora.
3.Le paure che bloccano ed impediscono di mettere in atto comportamenti e cambiamenti positivi possono e devono essere superate. Vanno considerate e rappresentate come porte chiuse, ma non a chiave: è sufficiente abbassare la maniglia e si aprono. Per superare queste paure si possono utilizzare due strumenti:
il Diario delle paure;
il Gioco delle paure.

Attività di gruppo e laboratori
Regola fondamentale:
per evitare di rinforzarsi a vicenda una identità di “malato”, durante le attività di gruppo e di laboratorio occorre evitare il più possibile di parlare di malattia, farmaci, disagio. In ogni caso, questi temi non devono costituire oggetto delle attività da svolgere.
1.Gioco delle paure ( sempre intese come sentimenti negativi di paura che ci impediscono di fare qualcosa che sappiamo invece ci farebbe star bene).
Ogni persona ha dieci minuti per scrivere su di un biglietto la propria paura principale. Si piegano i biglietti e dopo averli mescolati si distribuiscono. Dopo dieci minuti di tempo, necessari per pensare, ogni partecipante leggerà la paura scritta e descriverà quali strategie metterebbe in atto per superarla. Ogni partecipante deve rispondere alla paura di un altro/a: se dovesse ricapitargli la propria, ovviamente i biglietti andranno rimescolati.
2.La bellezza è importante: occorre imparare ad apprezzarla, conoscerla, cercarla, circondarsene. A questo scopo, si organizzerà un Percorso di conoscenza e approfondimento artistico, invitando esperti e insegnanti di storia dell’arte che utilizzando un videoproiettore presenteranno gli artisti o le correnti che il gruppo sceglierà.
3.Laboratorio di fotografia. I partecipanti si procureranno una macchina fotografica manuale reflex (si trovano usate in internet a poco prezzo).
Si organizzerà un corso introduttivo alla tecnica fotografica (non è difficile trovare volontari che si prestano gratuitamente) di 4-5 incontri.
Successivamente, i partecipanti porteranno ad ogni incontro le loro migliori foto scattate per confrontarsi, e si organizzeranno uscite di “caccia
fotografica” di gruppo a tema scelto insieme. Quando i risultati saranno soddisfacenti, si organizzerà una mostra fotografica collettiva. Le foto migliori potrebbero anche costituire arredo per un luogo pubblico e quindi essere esposte.
4.Laboratorio di estetica di gruppo. La cura del proprio aspetto è fondamentale, occorre imparare – o reimparare – a prendersi cura del proprio corpo e del proprio aspetto, con il presupposto che non è mai indifferente come ci presentiamo al mondo.
“ Non è “uguale” avere i capelli in ordine o no, non è “uguale” aver cura nel vestirsi o no, non è “uguale”… Se avere un aspetto curato o trasandato è “uguale”, vuol dire che gli altri per noi non hanno importanza; e se gli altri per noi non hanno importanza, perchè mai noi dovremmo averla per loro e si dovrebbero interessare a noi?”
Quindi, il gruppo si occuperà della cura dell’aspetto di tutte/i, utilizzando e mettendo in circolo le competenze di ognuno (cura dei capelli, del viso, moda e vestiti…). Quando il gruppo si sentirà soddisfatto e sicuro dei risultati raggiunti, si organizzeranno delle uscite insieme ( cene, ballare…) che avranno lo scopo di costituire i momenti/laboratori esterni dove mettere in atto quanto appreso.
5.Gruppo di lettura: il gruppo concorderà un libro che ognuno si procurerà, dandosi un tempo massimo per la lettura a casa (es, 1 mese). Trascorso il mese, si organizzerà un incontro dove ogni partecipante porterà le proprie impressioni, critiche e considerazioni in merito. Anche in questo caso, da evitare argomenti attinenti malattie, problemi di salute, ecc.
6.Laboratorio “Cosa faccio questa sera”. Il tempo libero non è indifferente; avere una buona qualità del tempo libero contribuisce a migliorare la nostra autostima. “Non è tutto “uguale”: il mio tempo è importante e merita attenzione”.
Dotandosi di programmi e riviste, il gruppo può stilare un calendario settimanale di “Suggerimenti per le serate”: libri da leggere, film e programmi in tv, film al cinema, concerti, teatro, conferenze, eventi in genere, da sole o in gruppo. E’ fondamentale che ci siano delle indicazioni per ogni serata, perchè ogni serata sia una possibile serata “di qualità”.

cale dic09

2 Risposte a “Quando si soffre di mal di vivere: Vademecum essenziale di raccomandazioni”

  1. credo ma non sono e nemmeno ancora non ho influenzato nessuno con il mio atteggiamento, il mio essere fuori e per questo poter osservare con lucidità gli altri, che fino a quando non si presentano e non si presentano ecquivoci. Posso tranquillamente godermi l’appannamento del mio disagio, un’eredità patrimonio genetico un dono del mio amato padre. Nel gruppo bisogna che tutti abbiano le medesime testimognanze dell’apparire, diversamente si scatena il caos, e io i compromessi li faccio solo con lo stato quando devo pagare debiti…sono stanco basta l’inedito editto, oggi ho lavorato 10 ore vere su un pc…

    1. bisogna esser morti per vedere pubblicati i propri scritti, non è cambiato nulla rispetto al passato ci sono solo più pretendenti al trono di vate..e ciò accade anche nell’arte la pittura è un mezzo per raggiungere il podio dell’arte dell’estetica, ma anche qui come in ogni altra passione ti dimentichi del corpo, che rotola titubante nel frattempo la mente vaga liberata dalla prigionia dell’istante del tempo dell’abitudine e di certe leggi. Mauro Monti

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