Pratiche per camminare sulla via della bellezza

tratto da ” La via della bellezza”, Vito Mancuso, ed. Garzanti.

Privilegiare la via della bellezza.

Non scegliere la via più breve, scegliere la via più bella.

Partire prima se è il caso, il tempo dedicato alla bellezza è il miglior investimento.

Fare attenzione all’assonanza abito-abitazione-abitudine. Sapere che gli abiti e l’abitazione divengono la propria abitudine. Curare il proprio abbigliamento, non per lo sguardo altrui ma per rispettare il proprio corpo e la propria anima.

Amare la propria abitazione. Qualunque sia e dovunque sia, finchè la si abita, amarla. Liberarla dagli oggetti superflui. Arredarla con la luce. Apparecchiare con cura la tavola. Avere spesso fiori. Vivere con le piante come compagne di vita. Poche cose non accumulare: Il tanto minaccia la bellezza, il troppo la soffoca. Ricordarsi che la bellezza vive della misura.

Circondarsi di persone belle. Se non si trovano, non temere la solitudine. Poche persone, non accumulare: il tanto minaccia la bellezza, il troppo la soffoca. Ricordarsi che la bellezza umana vive della misura.

Riguardo alla musica, non volere essere alla moda. Ascoltare la musica più bella, nel quale il ritmo e le parole sono al servizio dell’ armonia. Educare il gusto naturale, ma non forzarlo, evolvere ma non rendersi artificiali. Dedicare alla musica la qualità più alta dell’attenzione

Riguardo all’arte non voler essere alla moda. Non mentire dicendo che un’ opera piace solo perchè tutti ne parlano: non mentire mai. Educare il gusto naturale, ma non forzarlo; evolvere, a non rendersi artificiali. Amare gli antichi, i moderni, i contemporanei; amare tutti gli artisti sinceri e devoti alla bellezza.

In ogni situazione, anche la più noiosa, ricercare la bellezza. Nel traffico, in coda alla cassa, in una sala d’ attesa… cercare qualcosa di bello e soffermarvisi.

Custodire la bellezza del mondo. Pulire, ripulire, ordinare, riordinare. Ricordarsi che anche solo una carta buttata per terra dimunisce la bellezza del mondo e sporca la propria interiorità.

Curare la bellezza fisica, non per lo sguardo altrui, ma per celebrare il proprio esserci.

Curare il linguaggio, ricercare le parole giuste, evitare il più possibile parole volgari: il linguaggio è lo specchio dell’anima.

Constatare la bruttezza, ma non farsene ferire: il sentimento non diventi mai risentimento. Accogliere anche le cose brutte del mondo, disporle accanto alle proprie cose brutte. Impegnarsi a tradurre anche in estetica il comandamento evangelico di amare i nemici

Favorire quanto piu possibile l’ armonia, che è sigillo della bellezza. Amare la Natura. Ricercarla instancabilmente.Ricordarsi sempre che la Natura è l’origine della bellezza.

Amare lo Spirito. Invocarlo instancabilmente. Lo Spirito, che è il Signore e dà la vita, vivifica anche la bellezza. Riconoscere la vera bellezza dal fatto che rende più autentici e più naturali.

Ricordarsi sempre che la via della bellezza è la via della salvezza