Lo chiamano “terrorismo”, perché il suo obbiettivo é quello di creare terrore e paura. Quando un popolo ha paura può essere guidato dovunque si voglia: questa é la funzione o il primo obbiettivo di questi gruppi. Se qualcuno avesse qualcosa da obiettare, gli si può ricordare che nessuna religione accetta l’uccisione. Ogni personaggio religioso poneva le sue fondamenta su un sentimento: amore. Dove sta questo amore, nelle morti?
La vita l’ho sempre considerata una bilancia, dove poni sui due piatti quello che accade e poi valuti: in questi casi, mi sto rendendo conto che non c’é nulla da valutare, perché tutto questo non ha senso alcuno! Ricordo ancora un vecchio signore che continuava a dirmi: “Quello che vedi o senti alla TV o leggi sulla stampa é tutto costruito e premeditato, per creare uno stato d’animo nella persona che vede o legge.” Ormai ci stanno riuscendo bene!
Arnaldo