La vita è contagio

di Arnaldo

Il sole che riscaldava, nonostante la temperatura esterna ancora bassa, invitava le persone a passeggiare per godere di quel tepore primaverile, i primi fiori che cominciavano a sbocciare, riempiendo la natura di mille colori e profumi.
Osvaldo ne approfittò per una delle sue attività preferite: osservare il mondo, le persone e soprattutto riflettere su se stesso.
Osvaldo si sentiva vuoto e privo di quell’energia che lo aveva sempre contraddistinto: non riusciva a capirne i motivi, ma non si dava mai per vinto e voleva scoprirlo.
La prima cosa a cui pensò appena uscito di casa fu trovare un esempio di persona che gli desse una idea o qualcosa a cui aggrapparsi per poter ritrovare se stesso.
Si trovava nell’era della creatività: ma cosa significava creatività e come poterla apprenderla e diffonderla?
Tra le mani teneva sempre un piccolo block notes e una penna, sul quale poter appuntare idee o riflessioni e aperta una pagina a caso, si ritrovò a leggere una citazione di Bertrand Russel: “Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi”.
Una frase che lo aveva sempre rincuorato: era pieno di dubbi e mille domande gli rimbalzavano in testa, che a ben pensare, era la sede di quattro dei sensi che hanno
sempre reso l’uomo, uno degli esseri viventi più evoluti.
Ecco venirgli in mente una domanda a cui cercare di rispondere: come é riuscito l’uomo a progredire e a fare tutto? E poi: chi prendere come esempio?
Tra i suoi appunti, c’era qualcosa che poteva aiutarlo. Leonardo da Vinci ha detto di avere fatto quattro cose fondamentali, che dovrebbe fare chiunque voglia raggiungere lo stesso risultato, per ottenere un cervello veramente creativo.
1. Sviluppare i sensi (cioè l’intelligenza sensoriale); Leonardo ha osservato che normalmente l’uomo “Guarda senza vedere, ascolta senza udire, tocca senza percepire, mangia senza gustare, si muove senza consapevolezza fisica, respira senza percepire gli odori, parla senza pensare”. A molti manca l’Intelligenza Sensoriale, cioè la capacità di usare appieno i cinque sensi fisici (e il sesto, l’intuizione).
2. Studiare l’arte della scienza (cioè l’emisfero destro e quindi l’Intelligenza Spaziale; l’Immaginazione; il Ritmo; il Colore e la Forma); strumenti fondamentali per evolvere.
3. Studiare la scienza dell’arte (ossia includere anche la nostra parte logica e razionale).
4. Convincersi che, in qualche modo, tutto è collegato a tutto, cioè il cervello non è solo una macchina associativa, ma è una macchina associativa dalle infinite capacità. In aggiunta ai quattro Principi dell’Intelligenza Creativa di Leonardo, c’è un altro Principio che devi conoscere: la Creatività, per sua stessa natura, implica distacco dalla norma. Il concetto statistico di norma, media, dà origine al concetto di “normale”. Normale è ciò a cui il cervello è abituato; ciò che non riserva più sorprese; ciò che rimane uguale; ciò che non scandalizza, spaventa o provoca; ciò che non sollecita l’immaginazione. Creare significa esattamente l’opposto: porre in essere qualcosa di nuovo, dare origine a qualcosa; stabilire una associazione mai stabilita prima.
Il suo sesto senso diceva ad Osvaldo di essere sulla strada giusta e cominciare ad intraprendere quella strada lo avrebbe reso migliore; un sorriso cominciò ad illuminare il suo viso. Avrebbe voluto urlare “Eureka!”, ma notare l’espressione di vuoto e perdita nei volti delle altre persone che passeggiavano, lo avevano reso indifferente.
Si era reso conto di una verità: veniamo costantemente contagiati dagli altri.