In ritardo o in anticipo? Chi lo sa? in ritardo forse… dal nostro ristretto punto di vista

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Ci sono momenti nella vita in cui si puo’ scegliere di rimanere in disparte, facendosi coccolare da cio’ che abbiamo sempre disponibile. Sicuramente a nostra disposizione ci sono il respiro e tanto, tanto, ripeto tanto affetto da rivolgere a noi stessi.
E’ un esercizio che possiamo fare da soli non abbiamo bisogno di nessuno che ci guardi, mentre lo facciamo, per dirci quanto siamo bravi. Risolto questo bisogno di attenzione, e’ tutto molto piu’ facile! Mettersi nudi letteralmente , non simbolicamente, davanti allo specchio e, guardandosi, scorgere la dolcezza a volte la rabbia, la tristezza…..nei nostri occhi .Si’ proprio nei nostri occhi non in quelli di qualcun altro. Amarsi!. Che belli che siamo! Osservare il cielo dalla finestra, se anche voi avete la fortuna di averne una in bagno, sedersi e guardare le nuvole che passano. Ci si puo’ ritovare a ridere mentre ci si rende conto che molte delle preoccupazioni alla fine sono semplicemente ricordi, o bisogno di attenzione.
Possiamo girarci, scegliere di indossare gli stessi abiti del giorno prima su di un nuovo sorriso, e uscire. All aria del nuovo momento entrare in un bar per bere un caffe’ e annotare , nel block notes chiamato memoria, brani di discorsi presi al volo dagli esseri umani.
Quest’ ultimi cosi’ colorati da essere apparsi nei capovalori dei grandi artisti.E dato che anche noi non siamo da meno, degli artisti voglio dire , nel nostro onnipotente sogni di Maghi, potremmo toccare delicatamente con la mano la spalla del maggior numero di persone.
Tutto cio’ per mia esperienza, riesce meglio se stanno imprecando, sognando, lavorando ,morendo devono essere distratti cosi’ non si rivolgeranno contro di noi, .Quando siamo certi di essere al sicuro, e attenti a ogni reazione possiamo iniziare a sussurrargli in un orecchio le seguenti parole:
“Vorrei solo consigliarti di pronunciare il meno possibile la parola: sempre. Ogni cosa che accade e’ parziale, non rimane per sempre. Anche quello che cerco di raccontare ora e gli stati che narro sono intermittenti, fra un giorno forse neppure me ne ricordero’ piu’. E cerca sprattutto di volerti bene, ma veramente bene, nel modo giusto. Non come i tuoi genitori , i maestri, i media, gli animali ti hanno insegnato. Ma amarti con la A maiuscola come ancora non sai. Lo stai imparando ogni giorno. In ogni momento della tua vita il senso di appartenza puo’ scomparire. Non distruggerti a cercare il tuo nome e il tuo volto in giro,abbi compassione per ogni secondo in cui ti perdi, per tutte le volte che non hai potuto mantenere una promessa. Tutto
sta cambiando. Ora! Quindi rilassati. Vedi mentre in passato toccavo la spalla di alcune persone, mi succede ancora ogni tanto, cercavo spesso di salvare la bambina sofferente in me. Chissa’ quali mostri vedevo in giro!.Ora ti sfioro con la mano perche’ so che ti puoi risvegliare se lo vuoi , credici e’ possibile, fa male ma e’ possibile. Se lasci andare tutti quei pensieri, sposti lo sguardo dalle tue certezze e alzi il capo verso il cielo azzurro. Ti stupirai di quanta bellezza non interpretabile e’ sempre disponibile.
Non raccontarti che c’è tanta sofferenza nel mondo e non te lo puoi permettere.
Sta vicino a chi lavora nel sociale, non sono santi, anzi a volte sono veramente antipatici, ma alcuni di loro parlano poco e non si
lamentano tanto. Anzi hanno anche una buona dose di umorismo Potresti anche criticarli. Sicuramente sbagliano tanto, sono esseri umani. Sicuramente tu al loro posto avresti fatto molto meglio!
E’ una scusa, svegliati!
Passato lo stupore,perche’ pensavi di aver ragione, non rimanerci dentro non serve, perche’ anche quello passa. Ti girerai e darai le spalle a tutto quello che pensi sia stato.
Avrai il terrore, non c’è piu’ nulla da sapere. Non e’ un eufemismo sara’ reale terrore All’ inizio ti sentirai un po’ uno zombie, va
bene zombie e’ funereo, diciamo un fantasmino.
Sarai trasparente al mondo ma molto presente a te stesso.
Preparati, questo adattamento puo’ durare molto, molto, molto tempo. Forse per sempre. Sinceramente non lo so ancora. Anche io sto sperimentando.
Imparare ad osservare ed essere ” fantasmi “da vivi non e’ facile.
La tua incredulita’ , la tua paura, ti vogliono sempre al centro dell’ attenzione. Cerchi seguaci ma solo perche’ hai paura, infatti anche io ho paura e sto cercando di fare di te un seguace. Non segui il tuo grande cuore perche’ non sai di averlo, ti vergogni nessuno ti ha insegnato che puoi farcela. E poi sei in mezzo a tanta gente nella tua stessa condizione.
Quindi cerchi i grandi Maestri e, allora si’ la paura diventa tanta, perche’ ancora vuoi essere semplicemente famoso, accettato e rispettato, e invece di essere umile inizi a copiarli. Ci sta! Chissa’ quale era la tua reale motivazione quando sei capitato li’!”
Vero?
Forse qualcuno che leggera’ queste due righe avra’ sperimentato qualcosa di simile in alcuni momenti.
Poi si rientra completamente nel corpo , nella fisica realta’ del momento, cioè, ora.
E mentre scriviamo i nostri pensieri,potremmo anche trovarci seduti vicino a un finestrino su un treno in corsa e stiamo tornando a casa.
Un amico ci ha invitati ad andare a un evento chiamato: “Censimento Globale”. Promotori sono persone come un Nobel per la pace, forse qualche capo di Stato, e altri….
Forse dopodomani dovremo, sempre con il nostro amico Luigi, organizzare un aperitivo in una bella cittadina. Forse…..chissa’ se telefonera’, forse.
Comunque oggi, 15 dicembre 2014 davanti al Palasport vuoto in centro a Bologna scopriamo che l’ evento e’ avvenuto il 15 dicembre del 2012: Luigi non aveva visto la data dell evento e io Clara l’ho semplicemente seguito.
CI PERMETTIAMO DI AVERE UN .ATTIMO DI, non so come dire, SUSPENCE? self Controll? MENTRE CERCHIAMO DI SUPERARE IL MOMENTO DI VERGOGNA PERCHE’ NON SIAMO EFFICIENTI, BRAVI E BLA BLA BLA… CI RILASSIAMO E LO TROVIAMO ……DIVERTENTE!
Ci sentiamo un po’ stupidi ma Bologna ci piace e poi ci chiediamo: “Siamo in ritardo o siamo in anticipo?”.
Sull evento siamo in ritardo sicuramente, e’ la realta’. Ma siamo,forse, in anticipo nei confronti dell’ idea di credere ancora che la terra debba essere salvata uno degli argomenti del convegno. Siamo nel presente perche’ anche noi stiamo cercando, anche questo argomento del “giorno sbagliato”, di osservare e accettare quello che accade senza fare troppa resistenza.
Tornando al tema, essere in anticipo o in ritardo, forse siamo solamente in anticipo su qualcosa che accadra’ qui e ancora non lo sappiamo.
Queste righe sono state ispirate da questa esperienza. Non ci sarebbero state, forse.. sempre forse…. altrimenti, o forse si’.
Forse è meglio guardare il cielo, anche se da un finestrino, o meglio dal nostro ristretto punto di vista.

di Clara

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