Gli stracci di un pazzo

di Claudia

Gianni era considerato pazzo.

Un pazzo simpatico, da compatire, un uomo da giudicare e da evitare.

Era una persona debole e per questo gli altri gli facevano paura.

Non solo perché fosse debole, ma gli altri gli facevano davvero paura.

Lo avevano convinto, piano piano, che fosse pazzo.

I pensieri di un folle sono diversi da quelli di un’altra persona, sono meno credibili.

Era costretto ad abbassare la testa mentre camminava in giro, per strada.

Ridevano quando si accorgevano della sua insicurezza.

Non si ribellò mai a questa sua condizione e morì solo.