Evito gli specchi

Sono brutto, impacciato, timido… Sfigato. Negli occhi delle ragazze a scuola cerco un po’ d’affetto, ma leggo solo pietà.
Ho 16 anni, anche se preferirei non averli mai avuti. Vedo i miei coetanei, il loro atteggiarsi mi irrita un casino, ma solo il cielo sa quanto vorrei essere nei loro panni. Li ascolto parlare, quasi tutti hanno rapporti con le ragazze, che vanno ben oltre quelli che basterebbero a me. Più invidio loro, più odio me stesso e chi mi ha messo al mondo.
Nel pomeriggio, quando entro nel bar della mia compagnia, mi sento addosso gli occhi di tutti, come se ogni cosa che faccio… li facesse ridere.
Oggi, però, sembra che qualcosa stia per cambiare. Mi si è avvicinata una ragazza! Vuole che l’accompagni alla festa di compleanno di un amico. Sono sicuro che l’emozione mi stia facendo arrossire.
Per la strada ci teniamo per mano. Poi lei prende dalla sua borsa un orecchino: sono di quelli che rimangono su, anche senza il buco. Mi sembra di sognare. Con l’orecchino mi sento meno impacciato e poi… c’è lei.
Ho voglia di baciarla e forse lo vuole anche lei. Provo una sensazione strana, che mi prende allo stomaco. Durante la festa ci baciamo e, mentre sento cadere la mia insicurezza, qualcosa di più rigido si sta alzando…
Ehi, ho solo sedici anni!

di Quadro