Cambiamento climatico? Sì, grazie!

Scienza e post-verità

Si parla molto di questi tempi di cambiamento climatico. E non si tratta affatto di pura casualità. C’è in gioco in realtà qualcosa di fondamentale. Ma non ce ne vogliamo accorgere. È da un pezzo che la scienza ci ha tradito, è da tempo che è diventata uno dei tanti strumenti al servizio dei potenti. Dalle nanotecnologie alla geoingegneria non c’è settore scientifico che non sia parte del bilancio di una multinazionale o di interessi comunque privati, davvero di pochi intimi. Ma cosa avviene paradossalmente proprio nel momento in cui tutti sembriamo ancora affascinati dalla scienza, dai suoi traguardi, dai i suoi metodi all’apparenza oggettivi? Accade che proprio quei potenti che la sfruttano vadano all’attacco della sua immagine laddove ormai solo un ristrettissimo manipolo di scienziato onesti cerca di dire la verità – perlomeno in senso scientifico. È per questo che il linguaggio orwelliano si affretta a coniare nuove parole come la oscenamente terribile post-verità. Il risultato è una trappola perfetta: da una parte noi, in nome di vecchi ideali, continuiamo a osannare la scienza e acriticamente accettiamo tutto quello che viene fatto nel suo nome; dall’altra, scienziati svenduti e soloni del potere dicono che certe teorie scientifiche sono false e insinuano che il metodo galileiano ha fatto il suo tempo – soprattutto, non può essere un paradigma universale e democrazia. Unicamente una umanità a una dimensione può essere ammessa.

La prova non scientifica

Ma davanti a noi abbiamo la prova, fortunatamente non scientifica, che il cambiamento climatico non solo è in atto – banalità stratosferica, perché il cambiamento climatico c’è sempre stato – ma è nella fattispecie causato dall’uomo. Siete pronti a sentire questa sconvolgente verità?

Il ritorno di Gaia

La Terra cambia perché… noi umani non cambiamo più. La nostra evoluzione spirituale, intellettuale, sociale si è fermata. Nell’illusione di essere tutti diversi gli uni dagli altri, in realtà siamo tristemente identici. Stesso corpo, stessa mente, stesse abitudini. Stesse perversioni. Persa ogni possibilità di differenziazione, ci siamo adagiati alla replica perenne del simile. E allora ecco che è lei, la nostra MADRE TERRA, a cambiare volto attraverso il clima. Quale altra soluzione più geniale di questa? Dobbiamo ammetterlo… Di fronte all’appiattimento del nostro pensiero, che sta portando il mondo ad avere una sola economia, una sola politica, una sola scienza, una sola religione, una sola lingua, una sola razza, un unico sesso indifferenziato, il nostro pianeta non ce la fa più e comincia a cambiare il paesaggio intorno a noi. I ghiacciai si sciolgono, il livello dei mari si alza, le zone desertiche si estendono, eventi atmosferici estremi si intensificano, e così via. Il processo che l’uomo hai innescato, Gaia ce lo toglie di mano per completare lei la rivoluzione autentica, definitiva. E come in tutte le rivoluzioni, cadranno molte teste, anche quelle di tante persone innocenti. C’è poco da fare. Anche perché in realtà non ci sono veri innocenti, perché tutti in un modo o nell’altro abbiamo smesso di pensare. Per cui, la prossima volta che vediamo strani colori nel cielo, che ci imbattiamo in una pioggia torrenziale fuori stagione, che siamo seppelliti da una nevicata inimmaginabile, che vediamo la città invasi animali che dovrebbero vivere nelle foreste, che leggiamo una pubblicità che promette una stupenda vacanza di sole in Groenlandia, ricordiamoci che si tratta dell’ultimatum della Terra: «Cambiate voi, altrimenti ci penso io a cambiare i connotati sia a me che, soprattutto, a… voi!»

N.B. Gaia è il nome che lo scienziato James Lovelock ha dato al «pianeta vivente».

[Sergij]

Una risposta a “Cambiamento climatico? Sì, grazie!”

  1. Non ce la facciamo a smettere di preoccuparci. Come se una catastrofe dovesse, per forza, avere origine. Siamo noi che siamo catastrofici e a volte l’ ambiente circostante ci dà una mano a distrarci da questo sfoderando la propria naturale bellezza inimatabile.

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