Anni fa

Mi ricordo di quando le parole erano una ricchezza, mentre ora sono solo una salvezza.
Il cuore che adesso è statico direi tanto da rimanere in un’emozione normale, mentre prima reagiva e sussultava ad ogni novità, a ogni persona nuova.
Prima, il cuore le riconosceva le persone e le sapeva considerare.
Con le lacrime agli occhi, ora le persone il cuore le scruta e le seleziona in categorie e le inserisce in scaffali al supermercato, etichettandole.
Mentre il mio corpo si sbatte nella crisi che provo e il cervello aiuta l’anima a reagire, la rabbia si annuncia incessante unita alla voglia di evadere da queste mura mute, ma pulite.

Claudia

anni fa

Una risposta a “Anni fa”

  1. Il cuore ha ragioni che la mente non conosce ed allo stesso tempo, le parole non sono piu’ di uso comune. Purtroppo, viviamo l’era dell’immagine e la comunicazione si sta perdendo. Ormai e’ tutto un susseguirsi di frasi fatte e precostruite con le quali comunicare. Ormai tutto si riduce a poche parole senza senso, perche’ abbiamo fretta di arrivare, ma non sappiamo piu’ osservare i particolari che segnano il nostro tragitto. Viviamo l’era futuristica del linguaggio, che con poche parole, vorrebbe riassumere una vita di emozioni, sogni e rancori. Viaggiamo in tunnel di oscurita’ e solo pochi riescono ad accendere una luce o aprire uno spiraglio in fondo a quel tunnel. Cosa ci serve? Solamente una grande voglia di vivere e tornare a sorridere anche solo… con delle parole.

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